Amo lo sport

Sto ultimando la stesura della mia tesi e del libro che la comprenderà. Il titolo del libro sarà “Amo lo Sport” e in questi giorni parlare, o meglio scrivere, di ciò che amo non è certamente facile. Andando per ordine ed in modo, quanto più possibile, oggettivo vorrei fornivi alcuni dati che possono essere utili per comprendere al meglio l’attualità. 
Lo Sport nasce con l’antica leggenda greca di Zeus che batte Cronos e da inizio ai primi Giochi Olimpici che consistevano in una sola competizione: una corsa di 192 metri dentro allo stadio di Olimpia. Nella prima edizione venne vinta da Corebo di Elide. 
Oggi, ovviamente, la situazione è molto cambiata, così come è cambiata la società. Dall’Atleta – Guerriero – Eroe siamo arrivati all’Atleta superstar. Il fenomeno dell’emulazione, invece c’era all’ora come c’è oggi anche se in forma diverse, dalle folle ai follower. 
Molti di voi conoscono, o possono intuire facilmente, che lo Sport è anche uno dei principali “mercati” economici mondiali. Alcune edizioni delle olimpiadi hanno mosso numeri di persone impensabili come, a titolo di esempio i 9 milioni di biglietti venduti per l’edizione di Atlanta o i 4,7 miliardi che hanno assistito in tv a quella di Pechino. 
Procedendo molto rapidamente in una disamina dello Sport non si può tralasciare il valore relativo agli aspetti salutistici. Sono recentemente stato nella Federazione Russa, nello specifico a Kazan, nella repubblica del Tatarstan dove, parlando con il Ministro dello Sport ho scoperto che dal 2010 è stata avviata una importante azione di promozione dello Sport che si concretizza con la realizzazione o riqualificazione dell’impiantistica sportiva contestualmente ad un piano per incentivare la popolazione a praticare attività fisica. Questo piano ha ottenuto risultati sorprendenti, al netto degli aspetti geopolitici che senza dubbio hanno influenzato il processo, in 8 anni l’aspettativa di vita è aumentata di 5 anni e le spese sanitarie sono state ridotte del 27,4%.
Guardando nello specifico alla situazione Italiana, ad oggi, il “governo” dello sport appartiene, di fatto, al Comitato Nazionale Olimpico Italiano (CONI) che si occupa di quasi tutto: dalle competizioni, alla promozione, passando per la formazione, la giustizia, l’antidoping e tanto altro. Rimangono di competenza del Governo due attività: l’impiantistica sportiva e l’educazione fisica nelle scuole.
Il C.O.N.I. è formato da tre componenti principali: le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva. Nel complesso, coinvolge circa 30 milioni di persone, praticamente la metà della popolazione nazionale. Il Comitato Italiano è riconosciuto dal Comitato Internazionale Olimpico (CIO – IOC), il massimo organo sportivo mondiale e, per quanto riguarda la gestione economica, si serve della società CONI Servizi S.p.A. una controllata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Gli organi principali del CONI sono il Consiglio Nazionale e la Giunta Nazionale che hanno lo stesso schema dei Consigli Comunali e relative giunte. Il Consiglio è composto di diritto da tutti i Presidenti eletti nelle FSN e, su elezione, da rappresentati di DSA, EPS, Atleti e Tecnici. 
Questo sistema serve a garantire che ogni componente, prima di potervi entrare, debba passare da almeno due elezioni in campo sportivo. Uguale è la struttura a livello Regionale, dove personalmente, sono sia componente del Consiglio che Membro della Giunta in rappresentanza degli Atleti. A livello provinciale c’è solo un Delegato.
Dal punto di vista economico lo Sport in Italia assorbe circa il 40% degli introiti che lo stato percepisce dal settore, circa 400mln di Euro, e chiude il bilancio con un leggero avanzo, il che lo rende quasi un unicum a livello di enti pubblici. 
A livello di risultati sportivi agonistici, l’Italia è la sesta potenza mondiale con 702 medaglie ottenute ai giochi olimpici. I risultati dirigenziali non sono da meno, vantiamo quattro membri del CIO: Giovanni Malagò, Franco Carraro, Mario Pescante ed Ivo Ferraini, ed è una piccola impresa tenendo in considerazione che il nostro Paese non è tra i principali come numero di praticanti e che nel Comitato Internazionale deve essere garantita la presenza di tutti. 
Anche per quanto riguarda gli eventi sportivi il nostro Paese è tra i più apprezzati al mondo. Dalle Olimpiadi a Roma 1960, passando per quelle invernali a Torino nel 2006 e la candidatura di Milano Cortina per il 2026, così come, i mondiali di calcio nel 1990 e gli Europei Under 21 che ci saranno nel 2019 nella nostra regione, come la Ryder Cup di Golf che è prevista per il 2022 a Roma.
L’assegnazione della Ryder Cup, che mi è particolarmente cara venendo io dal mondo del golf, è stata un’impresa storica. Quella di Roma sarà la terza ed ultima volta che l’edizione europea si giocherà al di fuori del Regno Unito in 100 anni. Per chi non conosce il mondo del golf la Ryder Cup che si gioca dal 1929 è la sfida America/Europa. Si svolge ogni due anni una volta negli Stati Uniti ed una in Europa. Si sfidano i migliori 12 giocatori Europei contro i 12 migliori Americani. È l’unico, o quasi, evento golfistico che si gioca a squadre ed è il 3° o 4° evento sportivo al mondo a seconda se si calcola in base all’audience televisiva o al ritorno economico.
Andrea Vaccaro

5 commenti

  1. Grazie Andrea, sempre bello sentir parlare di sport, e avere una relazione coadiuvata da numeri rende sicuramente l’idea di quanto in Italia sia importante continuare e migliorare la valorizzazione dello sport!

  2. Grazie Andrea,
    avendo lavorato i primi anni della mia carriera nello sport dopo il master in marketing e organizzazione degli eventi sportivi, mi fa molto piacere leggere la tua relazione. È un ambiente a me caro che mi ha dato tanto e che non avrei mai voluto lasciare. Ma a volte la vita è strana e imprevedibile. Le cifre parlano da sole, il 40% degli introiti deriva dallo sport, è un settore che muove tanto e bisogna continuare a credere ed investire in esso. L’italia , nonostante i problemi e le difficoltà, riveste un ruolo internazionale importante e questo deve essere un vanto ma anche uno stimolo a migliorare e non abbassare mai la guardia.

  3. Grazie mille Andrea per avermi dato l’opportunità di conoscere numeri e regole dello sport che non avevo mai approfondito.
    Molto interessante!

  4. Grazie Andrea per questo approfondimento, e buon lavoro per il libro, si legge chiaramente tra le righe tutto il tuo amore per il mondo dello sport!

  5. Grazie, Andrea, per la tua relazione, che ci ha fatto ben capire come lo sport sia un componente davvero vitale della società nonché dell’economia italiana. In bocca al lupo per la tua tesi e per il libro!

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